Diventa famiglia accoglierete !
Affido familiare dei minori stranieri soli !
È estremamente importante poter garantire ai bambini e agli adolescenti soli, temporaneamente separati dalla propria famiglia di origine, la possibilità di crescere in un ambiente familiare.
l'affido familiare è una buona opportunità per i minori soli che arrivano in Italia e che non hanno familiari di riferimento.
Come fare
Il percorso per accogliere in affido familiare un minore non accompagnato è in linea di massima quello ordinario dell’affido. L’affido di MNA infatti non è una novità ma è già previsto entro la cornice delle leggi di riferimento della materia, la 184/1983 e poi la 149/2001: la legge Zampa, in vigore da un anno, solamente lo incentiva.
Il primo passo da compiere pertanto è quello di rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune di residenza o al servizio affidi, segnalando la propria disponibilità ad accogliere un minore non accompagnato (è possibile infatti dare disponibilità per accogliere solo bambini piccoli piuttosto che solo adolescenti, piuttosto che appunto un minore straniero). È il servizio sociale che ha il compito di valutare la famiglia o la singola persona per verificare che abbia tutte le qualità necessarie per prendersi cura temporaneamente di un bambino o di un ragazzo. Un’alternativa, per iniziare a conoscere questo mondo dell’accoglienza e maturare la propria scelta, è rivolgersi ad Accoglierete ed alle famiglie affidatarie già presenti suil territorio siracusano.
l'affido familiare è una buona opportunità per i minori soli che arrivano in Italia e che non hanno familiari di riferimento.
Come fare
Il percorso per accogliere in affido familiare un minore non accompagnato è in linea di massima quello ordinario dell’affido. L’affido di MNA infatti non è una novità ma è già previsto entro la cornice delle leggi di riferimento della materia, la 184/1983 e poi la 149/2001: la legge Zampa, in vigore da un anno, solamente lo incentiva.
Il primo passo da compiere pertanto è quello di rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune di residenza o al servizio affidi, segnalando la propria disponibilità ad accogliere un minore non accompagnato (è possibile infatti dare disponibilità per accogliere solo bambini piccoli piuttosto che solo adolescenti, piuttosto che appunto un minore straniero). È il servizio sociale che ha il compito di valutare la famiglia o la singola persona per verificare che abbia tutte le qualità necessarie per prendersi cura temporaneamente di un bambino o di un ragazzo. Un’alternativa, per iniziare a conoscere questo mondo dell’accoglienza e maturare la propria scelta, è rivolgersi ad Accoglierete ed alle famiglie affidatarie già presenti suil territorio siracusano.
Cosa bisogna sapere sull’affido di un MSNA
Le linee di indirizzo per l’affidamento familiare emanate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali affermano che l’affidamento familiare «rappresenta un intervento utile anche per i MNA purché attivato con una progettualità specifica che tenga ben presente il contesto, gli attori e il progetto migratorio del ragazzo».
Questo affido ha la peculiarità di avere a che fare con ragazzi che «chiedono di essere messi presto in condizioni di raggiungere l’autonomia, visto l’approssimarsi della maggiore età» e che sono giunti in Italia «con lo scopo di lavorare per aiutare la famiglia rimasta in patria», spesso «in stretto contatto con i familiari». La famiglia deve sapere che «l’affidamento di un MNA è complesso» e il suo compito specifico «oltre a garantire un ambiente idoneo al suo sviluppo, è chiamata a facilitare la conoscenza del contesto sociale di accoglienza e l’integrazione sul territorio».
Tra le raccomandazioni e le indicazioni operative suggerite nelle raccomandazioni, c’è la preparazione delle famiglie attraverso il coinvolgimento delle comunità straniere o delle famiglie straniere presenti sul territorio e l’organizzazione di percorsi specifici di formazione e sensibilizzazione che riguardino anche la storia del paese di origine, la usanze, le abitudini… Nell’affido di un MNA è sempre necessario avere il consenso del minore.
Le linee di indirizzo per l’affidamento familiare emanate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali affermano che l’affidamento familiare «rappresenta un intervento utile anche per i MNA purché attivato con una progettualità specifica che tenga ben presente il contesto, gli attori e il progetto migratorio del ragazzo».
Questo affido ha la peculiarità di avere a che fare con ragazzi che «chiedono di essere messi presto in condizioni di raggiungere l’autonomia, visto l’approssimarsi della maggiore età» e che sono giunti in Italia «con lo scopo di lavorare per aiutare la famiglia rimasta in patria», spesso «in stretto contatto con i familiari». La famiglia deve sapere che «l’affidamento di un MNA è complesso» e il suo compito specifico «oltre a garantire un ambiente idoneo al suo sviluppo, è chiamata a facilitare la conoscenza del contesto sociale di accoglienza e l’integrazione sul territorio».
Tra le raccomandazioni e le indicazioni operative suggerite nelle raccomandazioni, c’è la preparazione delle famiglie attraverso il coinvolgimento delle comunità straniere o delle famiglie straniere presenti sul territorio e l’organizzazione di percorsi specifici di formazione e sensibilizzazione che riguardino anche la storia del paese di origine, la usanze, le abitudini… Nell’affido di un MNA è sempre necessario avere il consenso del minore.
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