Aggiornamento del 23 Dicembre 2024, Siracusa

L’associazione “ Accoglierete”, prendendo atto della sentenza di assoluzione a carico del ministro Salvini rimane in attesa di leggere le motivazioni che l’hanno determinata.

Va ricordato che all’epoca l’associazione si è costituita parte civile nel procedimento a carico del ministro e oggi, nell’apprendere che non c’è stata alcuna violazione di natura penale, ritiene di dover ribadire la propria condanna delle decisioni all’epoca assunte in primo luogo dal Ministro in carica, sia sul piano etico, in quanto volte ad inutilmente procrastinare il soccorso e l’ accoglienza di persone bisognose di aiuto e a vario titolo sofferenti, sia sul piano giuridico in quanto contrarie alla dichiarazione universale dei diritti umani e alla successiva convenzione a livello Europeo sull’ analoga materia, e comunque alla normativa in vigore come al tempo valutato dall’ Autorità Giudiziaria competente in sede civile e amministrativa. 

Constatiamo con rammarico che il fenomeno dell’immigrazione continua ad essere affrontato non come un fenomeno epocale, frutto di politiche Nazionali ed Europee che affondano le loro radici lontane nel tempo, ma piuttosto come uno strumento politico di contrapposizione, una battaglia identitaria a discapito degli ultimi, di coloro che per la loro debolezza non hanno voce e possono solo subire decisioni a loro discapito.

In questo decennio d’impegno la nostra associazione ha sostenuto i tanti “sbarcati” che con la loro determinazione oggi sono dei cittadini che al pari dei cittadini italiani contribuiscono con il loro lavoro al mantenimento del nostro paese e rappresentano al contempo l’unico e vero sostegno economico, attraverso le loro rimesse, alle loro famiglie e in maniera più ampia al loro paese d’origine.

Nonostante la scarsa memoria che non evidenzia come questa stesso percorso ha caratterizzato la storia della più parte delle famiglie italiane da Nord al Sud, si continua ad affrontare il problema alzando muri e cercando la collaborazione, con incontrollato e ingiusto finanziamento,  di governi autoritari  che, con violenza inaccettabile dal nostro Paese, imprigionano e spesso sottopongono a martiri e torture, persone solo colpevoli di cercare una speranza di vita migliore, fuggendo fame, persecuzione e guerra.  

Continuiamo ad assistere ad una narrazione che giustifica una politica del respingimento quale risposta, a nostro avviso velleitaria e ipocrita,  per salvare vite e per impedire una sorta d’invasione diretta a salvaguardia dell’”italianità”. Concetto strano in quanto è notorio che la nostra identità nazionale è frutto di invasioni e dominazioni che si sono susseguite nei secoli e che oggi rappresentano quella radice sociale e culturale che ci caratterizza.

Come associazione noi sentiamo forte la responsabilità di continuare a sostenere percorsi inclusivi dove il dialogo, la reciproca conoscenza fra culture diverse, l’apprendimento della lingua italiana e la formazione  rappresentano i capisaldi per la costruzione di una pacifica convivenza fra le generazioni future.

Il Film documenta le vicende, le sensazioni e le riflessioni dei migranti della cosiddetta rotta balcanica, sull’ultimo tratto che da Bihać (Bosnia) porta al Friuli-Venezia Giulia.